Nuovo primario in pediatria all’Ospedale Cesare Arrigo.
Enrico Felici ha 44 anni, sposato con 2 bambini: nuova forza ed entusiasmo all’Ospedaletto dei Bambini, come anche lui ha imparato subito a chiamare.
Voglia di fare e di trasmettere tutta la sua esperienza maturata al Gaslini di Genova e alla Pediatria e Patologia Neonatale dell’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord di Pesaro. La sua valutazione dell’Ospedaletto dopo una trentina di giorni sul campo è molto positiva, ma sente che le potenzialità per questa struttura sono ancora moltissime.
Lei ha una specializzazione in ambito gastroenterologico. Cosa le hanno trasmesso le precedenti esperienze lavorative in questo campo?
Mi considero innanzitutto un Pediatra e poi anche un Gastroenterologo Pediatra, branca a cui mi sono appassionato grazie ad un grande “maestro”, il Prof. Arrigo Barabino, durante la mia esperienza al Gaslini. Vede, la pediatria del futuro sarà sempre più “specialistica”, perché le conoscenze in ambito pediatrico sono e saranno sempre maggiori; è per questo che punterò a potenziare le competenze specialistiche pediatriche, già notevoli, all’interno dell’Ospedaletto. Solo così l’Ospedaletto potrà continuare ad essere un punto di riferimento pediatrico per l’intera Regione.

Immagino i suoi bambini come sono fortunati ad avere un papà pediatra. Cosa non manca mai nella loro alimentazione quotidiana?
Se lo chiede a loro non so come le risponderebbero, visto tutto il tempo che trascorro in ospedale! A parte gli scherzi, sono molto felici del lavoro del papà! In famiglia siamo molto attenti all’alimentazione e all’educazione alimentare dei nostri bimbi. Seguiamo una sana e varia dieta mediterranea. Cosa non manca mai dalla nostra tavola? Sicuramente verdura e frutta di stagione!
Dell’Ospedaletto le è piaciuta molto la rete di volontariato che lo sostiene e lo cura. Così dovrebbe essere in tutte le realtà ospedaliere perché le cose possano funzionare?
Animatrici, insegnanti, volontari e clown sono gli alleati preziosi dei medici e degli infermieri della nostra Struttura poichè garantiscono le attività ludiche e scolastiche in ospedale, realizzando momenti d’intrattenimento e di umanizzazione per i nostri piccoli pazienti.
La collaborazione dell’Ospedale Infantile con le diverse Associazioni e Fondazioni, tra le quali la Fondazione Uspidalet, la Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald, l’Associazione Parent Project e l’Associazione Volontari Ospedalieri per l’Infanzia (AVOI), consente di poter qualificare e rendere ai nostri pazienti servizi fondamentali altrimenti difficilmente erogabili.
Quindi sì, credo che ogni struttura ospedaliera, a maggior ragione se pediatrica, dovrebbe poter contare su una rete di volontariato come la nostra!
L’Ospedaletto sarà sempre più punto di riferimento per la Pediatria in Piemonte. Tuttavia molte Pediatrie di Ospedali minori sono in crisi, perché?
Bisogna essere onesti, la pediatria in Italia è in crisi. Per una semplice ragione, il numero di pediatri che escono dalle scuole di specializzazione è insufficiente a garantire il fabbisogno del Territorio e dell’Ospedale. Quindi credo che in futuro in Italia dovremmo pensare a modelli organizzativi diversi e fare scelte coraggiose che prevedano una revisione della rete delle pediatrie ospedaliere, di una razionalizzazione che eviti inutili e irragionevoli frammentazioni e di una riorganizzazione dell’attività territoriale.
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