L’incanto del Monferrato a Moleto

E’ già un piacere raggiungere Moleto da Casale Monferrato: percorrere la strada in auto è un vero spettacolo tra le colline. Se poi fatta verso l’ora del tramonto è pura magia!
Circa 15 km dove lo sguardo si perde tra vigne, l’imponenza del Castello di San Giorgio, il panorama su Rosignano Monferrato e il Castello di Uviglie che vi affianca sulla sinistra.

Poi ancora tanto verde tra le colline in direzione Moleto, piccola frazione di Ottiglio.

Lasciate l’auto appena arrivati: il borgo medievale è piccolo e si attraversa piacevolmente a piedi.
Per questo ne godrete in tutto e per tutto le meraviglie senza timore di esservi persi qualcosa.

C’è solo una via principale, con portoni, giardini con palme e graziosi cortili semi nascosti di bellissime dimore.

Tutt’intorno la pietra da cantoni, la marna che evoca l’antico mare del Monferrato che qui non era così profondo per via di questo caldo colore ambrato. Le cave da cui si estraeva, sembra siano state il nascondiglio del tesoro dei Saraceni: una leggenda che ha portato parecchi archeologi improvvisati a farvi visita senza risultato.

Non potrete non notare Villa Celoria che reca sul portale d’accesso il motto latino che ben spiega lo spirito riservato monferrino ‘Concordia servatur domus’, un tempo proprietà dell’astronomo Giovanni Celoria. Spesso dal portone d’ingresso aperto si intravede il curatissimo giardino. A volte anche un’auto d’epoca lustrata a lucido…provate ad affacciarvi…lì si trova il prezioso e grandissimo infernot

Oltrepassata la Villa, la strada sterrata vi condurrà alla chiesetta romanica di S. Michele, trasportata – come recita l’iscrizione posta all’interno – da S. Michele di Ottiglio in questo luogo nel 1968 per salvaguardarla dai possibili danni provocati dall’espansione delle cave.

Salite in cima al colle e vi si aprirà lo spettacolo di un panorama mozzafiato. La meraviglia degli spazi aperti e sconfinati anche agli occhi dei bambini: un bel tramonto sdraiati su un plaid…


PERCHE’ PIACERA’ ANCHE AI BAMBINI: il senso di libertà, i non confini (non perdeteli di vista quando si fiondano nelle vigne circostanti), il borgo piccolo, tranquillo e non stancante, il vivere all’aperto piccole scoperte insieme a mamma e papà e amici

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