Epidurale? No, travaglio in vasca

E’ una delle analgesie naturali più potenti e sicuramente più apprezzate.
Insieme al MOVIMENTO e ai MASSAGGI, sono l’acqua e il calore che danno il maggior sollievo durante le contrazioni.
All’Ospedale Santo Spirito di Casale è possibile il travaglio e il parto in vasca con l’immersione in acqua calda. Questo permette il rilassamento della muscolatura e la produzione di endorfine: sostanze naturali con effetto analgesico e rilassante.

Ecco le fasi di un parto che ha niente da invidiare all’uso dell’epidurale. Con l’epidurale infatti si perde il dolore della contrazione, ma anche lo stimolo che aiuta a capire quand’è il momento giusto per dare le spinte più efficaci.

  1. . Nella prima metà del travaglio, quando le contrazioni sono ancora tollerabili, si fanno docce e impacchi. Tutte le camere del reparto maternità dell’Ospedale Santo Spirito hanno il loro bagno.
  2. . A metà travaglio, quando l’ostetrica indica che è il momento, ci si prepara per l’entrata in vasca.
    Sono necessarie ciabattine di gomma e un accappatoio in più, oltre a quello che servirà per lavarsi (quello usato per entrare in vasca potrebbe sporcarsi di macchie che non vanno più via).
  3. . Una volta entrate in acqua, la mamma cambia viso, si rilassa, grazie anche ad un ambiente più intimo e protetto dal vapore e dal calore. Il papà può continuare ad accarezzare e tenere la mano. In acqua, le contrazioni sono meno forti, meno frequenti, ma PIU’ EFFICACI perché la muscolatura è più rilassata. Il travaglio così si velocizza.
  4. . Ogni tanto l’acqua viene cambiata per tenerla sempre calda. Si esce, ci si avvolge, si fa qualche passo, ci si immerge di nuovo: fare qualcosa aiuta a sopportare.
  5. . Arrivato il momento si può scegliere di partorire in acqua o uscire, anche secondo le indicazioni dell’ostetrica.
  6. Non ci sono controindicazioni assolute e il post nascita è uguale al parto non in acqua (leggi Cosa succede appena dopo il parto)

Dopo ogni parto o travaglio in vasca, la vasca viene sanificata. A cicli periodici si effettua una pulizia particolare con controlli sanitari come per tutti i dispositivi medici. Per ogni mamma che entra in acqua, c’è un filtro nuovo.

 

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