Le meraviglie di Castell’Alfero

Castell’Alfero, adagiato su un colle all’imbocco della Valle Versa, a nord di Asti,
è circondato da una ricca e splendida campagna.

Approfittate della bella giornata per una passeggiata nel centro storico, nel suo ricetto con le mura medievali e il Castello (antica struttura fortificata databile intorno alla fine del ‘200).

Il 25 aprile si tiene la tradizionale Fiera Viviverde con animazione e laboratori per i bambini.


IL CASTELLO DEI CONTI AMICO

 Per l’occasione il Castello dei Conti Amico rimarrà aperto per le visite guidate con due turni: alle 15:30 e alle 17.
Ha maestosi saloni: quello Verde, pieno di grazia ed eleganza e quello Rosso, dove si terrà un incontro organizzato dall’Associazione Produttori del Ruché con degustazione dalle ore 10 alle ore 12.

Nei sotterranei si trova il Museo l’Ciar (dalle ore 10 alle ore 12,30 – dalle ore 14 alle ore 18) dove troverete una vasta raccolta di testimonianze del XIX° – XX° secolo, con migliaia di oggetti che riportano indietro nel tempo, con contadinerie, giocattoli ed attrezzi vari. Un tuffo in una vita contadina che comincia sempre più a far sentire nostalgia. Perchè si chiama così? ’L ciär”: così veniva chiamato ogni tipo di lume, tradotto in italiano significa “il chiaro” ovvero “la luce”. 

BIG BENCH

Castell’Alfero è noto per aver dato i natali a Giovan Battista De Rolandis ideatore del Tricolore della Bandiera Italiana (vedi sotto con la Big Bench), ed a Gianduja, la maschera carnevalesca simbolo del Piemonte.

Alla Big Bench ci si arriva a piedi facendo una passeggiata in campagna non troppo impegnativa di circa 30 minuti. Si trova in Regione Valle. Dalla panchina gigante si potrà godere un’interessante vista panoramica sul Castello dei Conti Amico, sulla Valle Versa e sulle dolci colline del Basso Monferrato. 
I colori della NUOVA BIG BENCH sono ovviamente quelli del TRICOLORE.
Seduta BIANCA, TELAIO IN ACCIAIO ROSSO… scaletta VERDE a memoria del De Rolandis, il castellalferese che insieme al bolognese Zamboni, è padre della nostra bandiera.
Il rosso e il bianco sono i colori di Asti e Bologna mentre il verde rappresenta la speranza, la speranza di questi primissimi patrioti del Risorgimento Italiano, morti nel 1796. Castell’Alfero non lo ha dimenticato.


Dalla piazza antistante il Castello c’è un bellissimo affaccio sulle colline del Monferrato. A pochi km di distanza trovate una vera chicca da non perdere: il ROSETO DELLA SORPRESA, aperto straordinariamente però solo domenica 19 maggio dalle ore 15.

Il Roseto della Sorpresa è un posto speciale: si snoda intorno alla casa di campagna Sorpresa, d’epoca napoleonica. Un giardino di 14.000 mq su un versante di collina, affacciato sulla Valle Versa e riposto in antichi terrazzamenti creati per la viticoltura.

Nel giro di più di 30 anni è diventato dimora di una collezione botanica di rose particolari e rilevanti non solo per l’Italia, ma anche sullo scenario europeo. Galliche, damascene, centifolie difficili da reperire, il tutto protetto da faggi, quercie, fanfarini e altre specie d’alberi e arbusti. 
500 varietà…
Il prof Piero Amerio – fautore instancabile del roseto e professore emerito di psicologia sociale all’Università di Torino – insieme all’Associazione Amici del Roseto della Sorpresa ha in questi anni promosso la partecipazione in questo luogo meraviglioso che ha mantenuto comunque volutamente l’aspetto un po’ selvatico.

Anche per chi non aveva mai conosciuto quest’angolo di Monferrato, è piacevole sentirsi parte di un questa meraviglia. ACCESSO GRATUITO

La visita è gratuita. Per chi vorrà, si potrà fare un’offerta per l’associazione che gestisce il Roseto.

Per le aperture e altre info www.rosetodellasorpresa.com cell 338 142 6301


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