Una bella passeggiata a Olivola per scoprire cosa rende questo piccolo borgo di poco più di un centinaio di abitanti così particolare e sorprendente.
IL TIPICO MONFERRATO CON LA PIETRA DA CANTONI e non solo
- Big bench, raggiungibile con una breve camminata dal centro abitato
- Spettacolari sentieri tra le vigne con romantica chiesetta in posizione panoramica
- Goderecci punti ristoro: dal bistrot e trattorie, al ristorante di charme con parco
A Olivola regna il silenzio: finestre e porte chiuse, quasi a cercare affannosamente la frescura nelle giornate più calde. La pietra da cantoni ancora una volta domina nelle costruzioni e in molte vie troviamo un singolare abbinamento a persiane di legno azzurre che cercano perfettamente di ricalcare la stessa tinta del cielo.
SPUNTINO MONFERRINO
Si sentono solo cicale e a mala pena il vociare allegro provenire dalla bella piazzetta che ospita un bistrot con dehor dall’atmosfera rilassata e informale. Senza fretta vengono serviti prelibati spuntini, talvolta c’è anche musica dal vivo…il posto ideale per passare un’oretta in compagnia con un buon calice di vino.
Da provare l’ostia monferrina! Una combinazione di cacciatorino, gorgonzola e….per i bambini meglio i friciulin.
IL PIU’ GRANDE INFERNOT DEL MONFERRATO
Dalla piazzetta si fa presto a raggiungere Villa Guazzo Candiani e il suo infernot che fa parte del circuito degli Infernot dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 2014.
In questa dimora cinquecentesca, si trova il più grande infernot – e a detta di qualcuno anche il più bello – di tutto il Monferrato.
E’ possibile visitare l’Infernot il sabato e la domenica chiedendo prima disponibilità al numero 366 2549251, anche solo il giorno prima.
Dalle diverse nicchie che si estendono fino a dodici metri di profondità, si custodiscono ancora oggi le bottiglie più pregiate di Villa Guazzo Candiani.
FANTASTICI SENTIERI TRA LE VIGNE E LA CHIESETTA ROMANICA
Perdetevi poi tra le vigne… A noi è successo in una giornata di primavera che minacciava temporale, mentre dalle opposte colline di Vignale Monferrato, echeggiava la musica della banda di paese.
Uno spettacolo!
Volgendo lo sguardo verso l’alto troverete in cima al colle, a fondo paese, la chiesetta romanica di San Pietro: il campanile che ha una strana pendenza. E’ stata eretto nell’IX o IIX secolo per consacrare la vittoria dei monferrini sui Saraceni che sbarcando in Liguria si addentravano nel territorio con scorrerie sanguinose e furti. Si racconta ancora che i Saraceni nascondessero le loro refurtive tra queste colline, nelle cave profonde che costeggiano il territorio.
GLI ULIVI E LA BIG BENCH
Forse a ben vedere oggi quel tesoro tanto nascosto non è, ma si trova tra le vigne e soprattutto tra ulivi che hanno dato il nome a questo piccolo borgo.
Tra gli ulivi troverete anche la Big Bench la Dorata.
Inizialmente aveva “una novità luccicante”: ai raggi del sole brillava siccome era realizzata in GIALLO con foglia d’oro, l’oro degli ulivi dopo la spremitura. Dal 2023 Olivola è infatti il primo borgo piemontese inserito nelle “Città dell’Olio” d’Italia. Una coltura non nuova da queste parti e che con il cambiamento climatico ha tutti i titoli per affiancarsi alla più consueta coltura della vite.
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