Pontestura e la Torta di castagne De.Co.

Tradizione e tipicità si incontrano nella Torta di Castagne De.Co., la torta che i Pontesturesi da quasi 200 anni preparano nel periodo pasquale.

LA STORIA

La torta di castagne di Pontestura ha una storia molto lontana che risale ai commerci di vino che i carrettieri portavano nelle zone pedemontane.
Tornavano sempre carichi di formaggi. ma anche di castagne secche che venivano usate prima per fare il pane, poi per fare i dolci. Nel tempo la torta di castagne si è arricchita di ingredienti molto saporiti come il cioccolato, gli amaretti, i liquori e tutto quello che si aveva in casa e che poteva rendere gustosa la torta.

Ogni famiglia pontesturese ancora oggi ha infatti la sua personalissima ricetta di torta di castagne.

Una specie di sfida si crea ogni anno nell’assaggiare la torta delle varie famiglie per decretare quale sia la più buona.

LA RICETTA

C’è però una ricetta originale De.Co. depositata.

Alla base ci sono comunque e sempre castagne essicate, uova, mele cotte, zucchero e cacao…e tanto tanto lavoro.
Siccome è una torta molto laboriosa (prende due giorni con i tempi di riposo), quando si prepara se ne fanno almeno 2 o 3.


– 1 Kg di castagne secche Garesine da lasciare a bagno anche tutta una notte – magari aggiungendo un cucchiaino di bicarbonato)
– 4 Kg di mele rosse (più asciutte) private solo del torsolo e fatte cuocere un paio d’ore
– 5 hg di amaretti da sbriciolare a fine cottura sulle mele

Il tutto poi passato al setaccio o nel passaverdure per eliminare le bucce.

Poi in un catino (perchè l’impasto è notevole!) si aggiungono 6 bustine di valnillina, 4 hg di polvere di cioccolato dolce, 6 uova e alè si impasta con le mani!!

C’è chi aggiunge il burro o un vaso di marmellata di pere o mele preparata in autunno e poi il “cichet” – 2 bicchierini di liquore che si aveva in casa: alchermes, rum, maraschino.

200° in forno non ventilato per circa 2 ore ed è FATTA!

Altrimenti appena potete andate a Pontestura. La panetteria di fronte al Municipio, oppure la gastronomia sotto i portici ne sono fornite anche dopo Pasqua.

COSA VEDERE A PONTESTURA

Dal paese con una bella camminata si arriva lungo la riva del Po: un fiume protagonista nel passato con un ruolo importante dal Medioevo ai giorni nostri, nella storia economica e sociale di Pontestura.
Tante le attività legate al fiume: dai mulini natanti per la macina dei cereali fino all’estrazione della ghiaia, alle antiche fornaci, ai sistemi di irrigazione e alla pesca.

Che dire dei musei di Pontestura? Curiosi e interessanti anche per i bambini!
Non solo il deposito museale “Enrico Colombotto Rosso” per gusti un po’ più adulti, ma anche la Casa della Stufa Antica – con alcuni pezzi veramente rari – e lo zoo di animali scolpiti nel legno (la casa museo di Aurelio Storgato aperta nei giorni di festa) e il Museo del Peso (fraz. Quarti)- la collezione di pese, bilance ed oggetti antichi che racconta le attività commerciali ed agricole che animavano il paese nel periodo dal 1883 fino al 1960 circa.
Per info Comune di Pontestura 0142 466134 – info@comune.pontestura.al.it

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