Tra i vitigni di Malvasia, a Casorzo troverete meraviglie botaniche, la rinomata Cantina e un facile percorso per scoprire il territorio circostante: il sentiero del Malvasia.
Siepi di corniolo, biancospino, ligustro, piccoli olmi, aceri: paesaggi che scaldano il cuore per l’arrivo della Primavera. Si parte proprio dalla Cantina Sociale per godersi la vista sui paesi di Vignale e Altavilla, Viarigi con la torre medievale, Montemagno e il castello, infine Grana e la sua chiesa barocca.

Percorrete anche solo un tratto: il sentiero è adatto anche alle famiglie con bambini abituati a camminare, magari in compagnia del fidato amico a 4 zampe! (non per i passeggini)
LA MAGIA DEL BIALBERO
Per tutti Casorzo è il “Bialbero”, quella rarità botanica che rende ancora più straordinario un Monferrato ricco di sorprese inaspettate. Di questo prodigio della natura, dove un gelso centenario accoglie e fa vivere un ciliegio, si scrive e soprattutto si scattano un sacco di foto. Inizio Aprile è il momento giusto per ammirare la fioritura del ciliegio.

Le radici del ciliegio arrivano al terreno attraverso il tronco cavo del gelso. Per questa particolarità l’albero è iscritto nell’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia.
Il Bialbero si trova sulla strada che collega Casorzo a Grana.
Alcuni lo chiamano il Bialbero della felicità, per i desideri che lì vengono espressi al calare della sera e le promesse d’amore pronunciate al chiar di Luna nelle notti d’estate, dove l’unica luce rimane proprio quella delle stelle.
Molti anni fa la sera della vigilia di Pasqua, i produttori locali della Malvasia si trovavano sotto i due alberi che vivevano in simbiosi, per brindare alle loro fortune. Si svolgeva lì il rito della pedalata su di un vecchio tandem, che dotato di una dinamo, accendeva un faro che rischiarava il ciliegio in fiore.

Per questo motivo il doppio albero è anche riprodotto come simbolo sulle bottiglie del Malvasia doc.
Al Bialbero troverete anche un’area picnic nei dintorni del BiAlbero
Per gli amanti delle particolarità botaniche sempre a Casorzo potete ammirare l’Ippocastano di 250 anni sul piazzale antistante la Chiesa Parrocchiale in centro paese.
Sempre nei paraggi ecco la land art che sta spopolando sulle colline monferrine: TerrEmerse, e la Big Bench tra Grazzano e Casorzo (per geolocalizzarla usare l’app TABUI).
Spettacolari tramonti garantiti prima del rientro a casa.

Li conoscete i Baci di Casorzo??
Due dischi di amaretti inzuppati nel caffè e una crema morbida fatta di mascarpone.