Carnevale Acquese degli Sgaientò

Dopo aver sfilato tra i Carnevali del circondario, il Re e la Regina del Carnevale Acquese, rientrano ad Acqui per il Carnevale degli Sgaientò di DOMENICA 25 Febbraio.

La storia del Carnevale Acquese ha radici lontane nel tempo

La prima edizione fu realizzata nel 1963 e durò ben due giorni. Visto l’enorme successo consacrò l’iniziativa come appuntamento annuale.
Oggi come allora, si terrà il solenne rito della “Scottatura”, ovvero la simbolica ustione con le acque
termali della Bollente: il Re e la Regina diventano in questo modo sovrani indiscussi del Carnevale Sgaientò (scottati – in dialetto acquese).

Perchè ad ACQUI TERME è Carvè di Sgaièntò 

 Secondo una leggenda, in passato, i bambini appena nati di Acqui, venivano condotti alla fonte della Bollente e bagnati velocemente…quindi scottati. Diventavano con questo rito dei veri Acquesi!!

PROGRAMMA

La sfilata dei carri percorrerà: Piazza Don Dolermo, Piazza Facelli, Via Morandi, Via Nizza, Corso Italia, Piazza Italia, Via XX Settembre, Piazza Matteotti, Via Mariscotti, Corso Cavour, Corso Roma, Corso Italia, Piazza Italia.

Quest’anno un carro sarà idealmente ispirato al riconoscimento “ACQUI CITTA’EUROPEA DEL VINO 2024 e alla PARTENZA DI TAPPA DEL GIRO D‘ITALIA.

Un bel Carnevale perchè Acqui è proprio una bella cittadina, l’occasione non solo per fare un bel giro, ma anche per gustarne le specialità!
Ci sarà infatti il Mercatino di Carnevale con l‘esposizione e vendita di prodotti tipici alimentari, artigianato, hobbisti, antiquariato. Per i bambini, oltre ai carri e a tanta musica ci sarà anche il parco giochi gonfiabile.


Oggi i fasti di quelle bellissime manifestazioni rivivono grazie alla volontà ed entusiasmo del Comitato Amici del Carnevale di Acqui, che dal 2000 restaura e conserva alcuni dei carri artistici storici realizzati da Beppe Dominici, già scenografo, pittore, scultore e progettista di alcune strutture per la nostra città, quali fontane, locali per spettacoli e per l’intrattenimento dei bambini.

Questi carri furono realizzati alla fine degli anni Ottanta proprio dal maestro e dalla moglie Ivana Barzotti, ospiti della città per un lungo periodo. Ogni anno vengono
rivisitati e riassemblati con nuove parti rigorosamente in carta pesta “stile Viareggio”. Il Comitato custodisce gli originali stampi in gesso creati dall’artista, dai quali ancora oggi si possono creare molteplici strutture con l’uso della carta riciclata.

Si può parlare ancora di Carnevale Acquese grazie alla collaborazione della neonata associazione ‘Acqui Eventi’ in collaborazione con il Comune, le associazioni Spat e Cuore Giovane, la Soms e il Sindacato di Polizia Coisp.

STUDIO CANESTRI – IL DENTISTA DEI BAMBINI


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