I bambini e l’alimentazione

Quando si va a tavola è un dramma? Rifiuti, bronci e scene isteriche quando si mangia?? La psicoterapeuta Enrica Grande risponde a qualche dubbio.

  • L’alimentazione dei bambini: quando bisogna preoccuparsi?

L’alimentazione dei figli può diventare un tormento per i genitori. Il bambino mangia poco oppure mangia troppo. Non vuole essere svezzato oppure vuole solo alcuni alimenti.

L’alimentazione è collegata alla relazione madre – bambino

Alle variazioni dell’appetito, al piacere o al rifiuto del cibo si attribuiscono significati che vanno oltre quelli puramente fisici.

Se ci pensiamo la nutrizione è proprio collegata ai primi rapporti madre – figlio. Con il nutrimento la mamma passa anche una coccola attraverso tutti i gesti, le azioni che mette in atto nel nutrire il bambino. Può succedere a volte che il figlio rifiuti il cibo e la mamma si senta respinta, rifiutata assieme alla pietanza che aveva preparato con tanta cura. Se il bambino non mangia, per la mamma può diventare “non mi vuoi bene, non dai valore a quello che faccio”.

Un altro aspetto che ruota attorno all’alimentazione è il legame con la sopravvivenza fisica. Per alcuni genitori la sfera alimentare può diventare un polo attorno al quale si focalizza il benessere fisico e psicologico del bambino. Se mangia, sta bene. Se non mangia, c’è qualcosa che non va.

  • Quali sono i segnali d’allarme?

In alcune fasi dello sviluppo possono esserci dei cambiamenti nella sfera alimentare. Fra i 18 mesi e i 3 anni può diminuire l’appetito dei bambini perché c’è un rallentamento della crescita fisica. In età prescolare può esserci una fase di selettività alimentare nella quale mangiano solo pochi tipi di cibo senza alcuna ripercussione sulle condizioni di salute e riprendendo a mangiare normalmente dopo un po’ di tempo. Altri bambini restringono la scelta dei cibi e ne diminuiscono anche la quantità, ma sono in salute e hanno energia, ritornando ad un’alimentazione normale dopo qualche mese.

È importante considerare come regola generale che se i bambini crescono come previsto e sembrano generalmente sani, sereni e ben adattati, le variabili della dieta e delle abitudini alimentari non dovrebbero preoccupare.

  • Qual’è la differenza tra disagio e disturbo alimentare?

La presenza e persistenza di alcune modalità alimentari a volte però possono essere espressione di un disagio e difficoltà emotive di cui dobbiamo prenderci cura.

L’età d’insorgenza dei disturbi alimentari, tra i quali anoressia e iperfagia (quando i bambini mangiano troppo), si sta abbassando e l’esordio può presentarsi già nella fascia d’età che va da 0 a 3 anni. Per questo motivo è importante fare chiarezza.

A seconda della gravità e del protrarsi di anomalie dal punto di vista alimentare, si può differenziare tra disagio e disturbo alimentare.

Il disagio alimentare è meno grave e meno chiaro. Il bambino può cambiare rispetto all’alimentazione con inappetenza, selettività alimentare, rigurgito frequente o altro. Il suo comportamento non è però accompagnato da altri malesseri, come disturbo del sonno, di evacuazione o del gioco. Attraverso il cibo però il bambino cerca di comunicare ai genitori che qualcosa non va e che non è legato soltanto alla sfera alimentare, ma anche alla sua relazione con il contesto familiare e con l’ambiente esterno. Il disagio alimentare è un campanello d’allarme che bisogna ascoltare e comprendere.

I disturbi alimentari sono quadri patologici più seri che possono andare dal rifiuto totale del cibo all’iperfagia. Si protraggono maggiormente nel tempo e spesso si evidenziano con cambiamenti anche legati al gioco, al sonno, allo studio, alla scuola e alla relazione con gli altri.

Se dovessero presentarsi i disturbi sopra esposti o ci fossero dei dubbi, potrebbe essere utile per i genitori una consultazione con lo psicologo dell’età evolutiva per confrontarsi e ricevere un sostegno adeguato da un professionista esperto nell’ambito ed eventualmente comprendere ed affrontare la problematica.

Dott.ssa Enrica Grande – Psicologa, Psicoterapeuta dell’età evolutiva via Marengo 47 – Alessandria

Email: grandeenrica@gmail.com    Cell.: 349 8165104

 

 

 

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